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L'amore vero vero non picchia, non urla, non uccide

Il pensiero che segue ce lo mandano i nostri ragazzi. Attraverso parole semplici, dirette e talvolta intime, hanno scelto di esprimere la loro posizione netta contro la violenza di genere.
Il loro è un atto di responsabilità, un esercizio di empatia e un invito a guardare con occhi nuovi ciò che, troppo spesso, viene ignorato o taciuto. 

 Ci ricordano che il cambiamento culturale inizia proprio da qui: dal coraggio di dire “no” alla violenza e “sì” al rispetto reciproco.

A volte il silenzio pesa più delle urla.

Ci sono donne che imparano a camminare in punta di piedi nella propria casa,
come se ogni passo potesse far crollare il mondo.

Nascondono lividi che non sempre si vedono: quelli sulla pelle
e quelli più profondi, scavati lentamente nell’anima.

La violenza non comincia con un colpo.
Inizia con una parola.

Con un “senza di me non sei nulla”,

con un “non vali niente”.
Si insinua silenziosa nelle crepe della quotidianità,
si allarga, cresce, occupa spazio,
finché un giorno ti svegli e non riconosci più la donna che eri.

Eppure c’è una verità che nessun aggressore può cancellare:
nessuna donna merita la paura.
Nessuna deve chiedere perdono per voler vivere libera.
Ogni volta che una voce trova il coraggio di rompere il silenzio,
ogni volta che una mano si tende per sostenerla,
un frammento di violenza si sgretola.

Perché la violenza si nutre del silenzio.
E il silenzio si spezza solo insieme.

Elia Pierotti
Vincenzo Tarsia
Chiara Monelli
Arianna Marani 
Maria Iole Ciancabilla

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Ultima revisione il 25-11-2025 da ALDO GIUSEPPE GERACI